23 novembre 2011

Nuovo romanzo in cantiere

In questi ultimi due mesi, nonostante il mancato aggiornamento del blog, la mia attività letteraria non si è fermata. Sono difatti impegnato nella stesura del mio secondo romanzo e posso affermare con soddisfazione di essere già a buon punto. Ho scritto circa due terzi dell'opera e spero di completarla entro la prossima primavera.
Il titolo e la trama li rivelerò prossimamente su questo blog, che cercherò di aggiornare con maggiore frequenza. In ogni caso, mi aspetta un inverno di lavoro, in modo da completare l'opera in tempi relativamente brevi.
A presto per ulteriori aggiornamenti.

4 settembre 2011

"Settembre culturale al Castello": intervista e ringraziamenti

Il primo settembre si è svolta, nella suggestiva cornice della "Sala dei Francesi" del castello di Agropoli, la presentazione di Percezione dell'inverno. La serata è stata inserita nel programma del "Settembre culturale al Castello 2011", organizzato dal Comune di Agropoli.
Nel postare un video della serata (con una mia intervista), colgo l'occasione per ringraziare di nuovo il Sindaco, Avv. Franco Alfieri, che nel suo discorso introduttivo ha più volte ribadito le mie origini cilentane, evidenziando come io tenti di onorarle attraverso la mia attività letteraria. Ringrazio poi l'assessore alla cultura Francesco Crispino (che ha organizzato l'evento) e il Dott. Luigi Crispino (che ha presentato il romanzo). Inoltre, ringrazio i fratelli Giuliano (che hanno interpretato alcuni passi della mia opera), tutti gli organizzatori e il pubblico presente.
I miei ringraziamenti sono tanto più sentiti perché ho avuto l'onore di aprire la quarta edizione della rassegna culturale; essendo uno scrittore giovane ed esordiente, tale fatto dimostra l'attenzione che l'amministrazione comunale di Agropoli intende dare alla cultura e alla promozione dei talenti del Cilento.


Di seguito alcune foto della manifestazione.


31 agosto 2011

Presentazione di "Percezione dell'inverno" al "Settembre culturale al Castello" di Agropoli

Domani 1 settembre alle ore 18.30 il mio romanzo sarà presentato nell'ambito della manifestazione "Settembre culturale al Castello", che si svolge nella splendida cornice del Castello aragonese di Agropoli.
L'ingresso è libero. La notizia è stata riportata da diverse testate:



L'ingresso del Castello di Agropoli (Sa)

23 giugno 2011

"Percezione dell'inverno": articolo di Pietro Comite sul quotidiano "Roma"

Il giorno 9 giugno 2011 il quotidiano Roma mi ha dedicato uno spazio nella sua pagina culturale. Ringrazio pubblicamente il dottor Pietro Comite, autore dell'articolo.
Il quotidiano Roma, fondato a Napoli nel 1862, è uno dei giornali del Mezzogiorno di più antica fondazione; oggi è una voce importante del pensiero meridionalista.
Cliccando sul collegamento sottostante, è possibile visionare la pagina del quotidiano con l'articolo dedicatomi:



21 giugno 2011

Interviste sul "Giornale del Cilento" e sulla rivista "Orizzonti"

In questi giorni sono state pubblicate due mie interviste. Nel riportarle di seguito, ne approfitto per ringraziare Giuseppe Galato e Caterina Aletti. 
La prima intervista, pubblicata sul Giornale del Cilento e curata da Giuseppe Galato, è disponibile on line CLICCANDO QUI, oppure potete scaricarla QUI.

D. Ti aspettavi questa vittoria al Premio Zingarelli con il tuo Percezione dell’inverno?
R. È stata una vittoria inaspettata, soprattutto perché ero uno dei più giovani partecipanti. Peraltro, mentre io ero al mio esordio narrativo e alla prima partecipazione ad un concorso letterario, altri scrittori avevano una ben più solida esperienza sulle spalle. La vittoria è stata per me motivo di soddisfazione, sia in considerazione dell’Alto patronato della Presidenza della Repubblica, sia perché ho ottenuto un contratto di edizione per la pubblicazione di una nuova opera, da parte delle “Edizioni il Castello” di Foggia. La fiducia che mi è stata accordata da parte di questa casa editrice, unitamente alla consapevolezza che la mia opera è stata letta, scelta ed apprezzata dalla giuria, sono le soddisfazioni più grandi.
D. Come nasce la tua passione per la scrittura?
R. Dalla passione per la lettura, come credo avvenga per la maggior parte degli scrittori o aspiranti tali. Penso che a tutti quelli a cui piace leggere, prima o poi, venga la voglia di provare a scrivere qualcosa di proprio. Inoltre, per quanto mi riguarda, mi ha sempre affascinato il raccontare storie.
D. Quali sono i modelli a cui ti ispiri?
R. Per quanto riguarda lo stile, non ho un modello preciso; ritengo anzi che il modo di scrivere sia personale e non possa né essere imposto, né svilupparsi per imitazione. Anzi, devo dire che, sebbene abbia letto opere dalla scrittura sperimentale (Kerouac, Celine e altri), il mio modo di scrivere è convenzionale, a volte ricercato ma sempre lineare. Invece, posso dire quali sono gli autori che più mi hanno suggestionato, da cui ho tratto temi, spunti di riflessione e stimoli da rielaborare in modo personale: in particolare, ho letto soprattutto opere di letteratura europea e americana del Novecento. Inoltre, sono stato sempre affascinato da certa letteratura italiana poco conosciuta dal grande pubblico; mi riferisco in particolare agli Scapigliati, con la loro ribellione romantica, oppure ad autori come l’enigmatico Tommaso Landolfi, da cui ho imparato a cogliere il lato magico e irrazionale che si nasconde dietro la realtà. Sono poi convinto che la letteratura debba essere impegnata socialmente, direi quasi militante; per questa ragione, autori come Fenoglio e Buzzati hanno lasciato un segno profondo in me.
D. C’è spazio per i libri e la cultura in generale in Italia?
R. Non credo si possa dare in poche righe una risposta a questa domanda, né penso di essere in grado di rispondere esaurientemente. Tuttavia, vorrei fare una considerazione che riguarda me e tutti gli altri autori esordienti, poco o per nulla conosciuti. Il problema è che le vetrine delle librerie sono spesso piene di opere di dubbio o di nessun valore letterario, scritte da chi scrittore non è; se andiamo a vedere gli autori dei libri che vanno per la maggiore (e che vengono pubblicizzati incessantemente!) ci rendiamo conto che le librerie sono diventate uno specchio della televisione becera, che rappresenta purtroppo una parte consistente del Paese. Se sei un presentatore televisivo, una ballerina, una soubrette senza arte né parte o, meglio ancora, un calciatore, allora hai le porte aperte. Scrivi qualsiasi cosa che abbia valore letterario appena superiore alla lista della spesa, ci schiaffi sopra la tua bella faccia nota e vendi a palate! Scusa la crudezza delle espressioni, ma credo che rendano l’idea. E la cosa che più mi fa arrabbiare è che questi volti noti sono foraggiati dalle grandi case editrici, che, invece di puntare sugli autori sconosciuti (e credo ce ne siano di bravi!) per farli emergere, preferiscono il guadagno facile. In questo modo, però, viene svilito lo stesso ruolo che gli editori dovrebbero avere, quello di diffondere la cultura. Fin quando dominerà il profitto, lo spazio per la cultura vera non potrà che essere residuale. E qui mi fermo.
D. Esponi a grandi linee l’intento del tuo libro.
R. Come ho ribadito in altre occasioni, Percezione dell’inverno può essere definito un romanzo di formazione. Narra delle vicende, talvolta divertenti a volte drammatiche, di due amici sulla soglia della maturità e della consapevolezza di sé. Le avventure che essi vivono contribuiscono a farli crescere e riflettere; essi, infatti, vengono in contatto con alcune delle vicende umane più drammatiche e potenti: la morte, l’emigrazione, la guerra, il fallimento. In tutto ciò, però, scoprono un valore umano che è tanto più prezioso quanto più sembra calpestato. In questo senso, la motivazione del premio Zingarelli rende bene l’idea dello scopo che ho voluto raggiungere: “stimolare in modo chiaro e immediato le riflessioni sull'imbelle, ma inesorabile, affannarsi dell'umanità verso mete e principi vani e inconsistenti”.
D. Sei originario di Prignano Cilento: che ricordi hai del Cilento?
R. È il luogo dove da sempre trascorro le vacanze estive, dove torno ogni volta che posso, ad esempio per le festività. Sono nato e vivo a Roma, ma mi sento prima di tutto un cilentano. Peraltro, gli stessi protagonisti del mio romanzo Percezione dell’inverno, pur abitando in una città indefinita, sono inequivocabilmente due ragazzi del sud. Sto lavorando anche ad un altro romanzo; ebbene, anche l’ambientazione del mio prossimo lavoro è tipicamente meridionale. Credo che le proprie origini vadano sempre preservate ed esibite con orgoglio. Io cerco di farlo ogni volta che posso. 


La seconda intervista, pubblicata sulla rivista Orizzonti (n. 39), è curata da Caterina Aletti, la quale ha anche recensito il mio romanzo. Non essendo disponibile on line, riporto di seguito la pagina della rivista a me dedicata.

D. Ci parla dell'emozione che ha provato per la vittoria del Premio Zingarelli? 
R. Questo riconoscimento è stato per me una piacevole e inaspettata sorpresa, soprattutto in considerazione della mia giovane età e del fatto che si trattava della prima partecipazione a un premio letterario. Inoltre, due elementi mi hanno reso particolarmente orgoglioso: il patrocinio della Presidenza della Repubblica, di cui il premio gode, ed il fatto che lo stesso sia dedicato al filologo cerignolano Nicola Zingarelli, padre della nostra lingua. Credo che la vittoria di un qualsiasi premio letterario sia particolarmente significativa per uno scrittore sconosciuto che cerca di emergere; difatti, quando si ottiene un tale riconoscimento, vuol dire che il libro è piaciuto, è scritto bene e ha incontrato il favore della giuria e dei critici che lo hanno giudicato. Essere scelti per aver lasciato delle emozioni in chi ha letto il romanzo, credo, sia la soddisfazione più grande, al di là della possibile visibilità che un premio letterario può dare.
D. Com'è nata la storia del libro?
R. Volevo scrivere una storia che raccontasse il passaggio dall’età della spensieratezza a quella della maturità e delle responsabilità, da me indicata attraverso la metafora dell’inverno che succede alla primavera della vita. L’ho fatto narrando le avventure quotidiane, spesso surreali e oniriche, di due amici, alle prese con una carrellata di personaggi bizzarri e senza tempo. Credo che la storia che ho raccontato, sotto un’apparenza leggera, tratti tematiche profonde: i due amici, infatti, nei loro vagabondaggi, incontrano un’umanità tormentata, che li mette di fronte al dolore dell’esistenza umana, facendoli maturare e cambiandoli in modo irreversibile. Ho inteso, dunque, scrivere una sorta di “romanzo di formazione”, che possa essere letto a più livelli, tanto da un bambino quanto da un adulto. Il mio obiettivo, certamente ambizioso e forse anche presuntuoso, è stato quello di "formare" non soltanto i personaggi, ma anche il lettore. Delle vicende narrate, infatti, si può dare una duplice lettura: quella ingenua e un po' disincantata del fanciullo, e quella drammatica e consapevole dell'adulto.

RECENSIONE, di Caterina Aletti
La storia di un'amicizia forte e speciale, come può esserlo solo nell'adolescenza, è il centro intorno a cui ruota l'intenso romanzo d'esordio del giovane Alfonso Cernelli. Il tredicenne protagonista narrante ci racconta le avventure in compagnia dell'inseparabile amico Santiago, il loro universo, fatto di incontri con personaggi eccentrici, ognuno con una filosofia di vita che racchiude un mondo. Il romanzo è il racconto del passaggio dal mondo dell'infanzia a quello degli adulti, calato in atmosfere surreali, magiche, con una scrittura agevole, ma ingegnosa e matura, che attraversa più stati d'animo, diventando ora commovente, ora ironica, ora riflessiva. Anche i dialoghi, che toccano vari temi (persino il "blocco dello scrittore"), sono ben articolati e vivaci e stuzzicano l'attenzione del lettore più attento, che potrà cogliere le sfumature ironiche ed altri rimandi simbolici. E' un libro che si legge tutto di un fiato, con il desiderio di riprenderlo in mano, perché sicuramente qualcosa è sfuggita alla prima lettura, per l'abbondante sequenza di aforismi sugli aspetti del "reale": dalla vita alla morte, all'amore, al tradimento, al dolore.

11 maggio 2011

Invito alla rassegna "Settembre culturale al Castello" di Agropoli

Il Sindaco della Città di Agropoli, Avv. Franco Alfieri, mi ha invitato a partecipare alla prossima edizione della rassegna Settembre Culturale al Castello; tale evento, che l'anno scorso ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Marco Travaglio e Pino Aprile, rappresenta un'importante occasione di promozione culturale nella splendida cornice del borgo cilentano.
In particolare, l'invito mi è stato inviato in considerazione della vittoria al "Premio letterario nazionale N. Zingarelli": "come cilentani viviamo questo traguardo con orgoglio", ha infatti scritto il Sindaco nella lettera.
Nell'accettare con grande piacere l'invito, colgo l'occasione per ringraziare l'Avv. Alfieri e gli organizzatori della manifestazione.
Diversi i siti che hanno riportato la notizia:

Comune di Agropoli

Il Giornale del Cilento

Cilento notizie

Blog Cilento.it

Cilento d'amare

La lettera di invito

Di seguito, un articolo apparso sul giornale Stile libero.

8 aprile 2011

Collaborazione con Sololibri.net

Da oggi collaboro con il sito letterario Sololibri.net, che si occupa della diffusione della letteratura attraverso recensioni e articoli relativi ad autori famosi ed esordienti.
Chiunque volesse leggere le mie recensioni, o consultare la mia pagina personale, può farlo cliccando sul link sottostante.

16 marzo 2011

Fotografie della serata finale del "Premio Zingarelli"

Queste sono alcune foto della serata finale del Premio Zingarelli; le altre si trovano sul sito ufficiale della manifestazione.
Il momento della premiazione. Alla mia sinistra il giornalista Andrea Gisoldi, mentre alla mia destra il Presidente del Premio, Dott. Luca Galliano.


Il momento conclusivo della serata. I tre vincitori (sezione romanzo edito, poesia edita e poesia inedita) sul palco.

15 febbraio 2011

"Percezione dell'inverno" vincitore del "Premio letterario nazionale N. Zingarelli 2010"

Il mio romanzo Percezione dell'inverno si è aggiudicato il primo posto nella sezione "romanzo edito" del Premio letterario nazionale Nicola Zingarelli 2010, manifestazione che beneficia dell'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica.
La premiazione si è svolta sabato 12 febbraio nella suggestiva cornice del Teatro Mercadante di Cerignola, città di origine del celebre filologo.
Voglio ringraziare il dott. Luca Galliano (presidente della giuria), l'Associazione LiberaMente, i giurati, il Comune di Cerignola e tutti coloro i quali hanno contribuito all'organizzazione dell'evento.
La motivazione riportata sulla pergamena è la seguente:
"Racconto di squisita fattezza, in cui una vicenda semplice e di grande significato viene narrata con un tono, talvolta ironico, talaltro sentito e partecipato. Una lettura gradevole e profonda che stimola in modo chiaro ed immediato le riflessioni sull'imbelle, ma inesorabile, affannarsi dell'umanità verso mete e principi vani ed inconsistenti."

Segue il testo del comunicato stampa emesso dall'organizzazione 
Quest’anno, ancor più che in quelli precedenti,  ha riscosso un ampio consenso dalla critica ed un notevole successo di pubblico la premiazione dello “Zingarelli 2010”, manifestazione culturale nazionale organizzata dal Circolo cerignolano dell’Associazione Culturale “LiberaMente” in collaborazione con il Comune di Cerignola con l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana. I finalisti, provenienti da tutta la penisola, hanno appreso la graduatoria di merito solo in sala, durante la serata di gala, presentata egregiamente dagli scrittori Luca Galliano e Rosalba Leone che hanno letto le poesie premiate e le motivazioni di tutti con la speciale collaborazione di una lettrice d’eccezione: la poetessa Amelia Carlucci, classificatasi seconda per la sezione poesia edita allo “Zingarelli 2009”. La serata si è aperta con un’esibizione di danza classica da parte del corpo di ballo della storica scuola di danza “Tersicore” su coreografia ideata dalla maestra Giada Ordine, per poi proseguire con il saluto del Sindaco della città della cicogna, Dott. Antonio Giannatempo, ed un doveroso tributo, da parte del Prof. Antonio Galli (Presidente della Pro Loco), al filologo, letterato e studioso cui il premio si ispira in occasione del cento cinquantenario della sua nascita. La manifestazione è andata avanti con la premiazione delle sezioni ordinarie del Concorso. Per la sezione “poesia edita” sono stati premiati con il terzo premio Olga Comerio da Busto Arsizio (VA) con “Quando l’io incontra l’amore” (L’Autore Libri Firenze), con il secondo premio Emiliano Musetti da Carrara (MS) con “Poesie in metro” (&MyBook), mentre il vincitore sella sezione è stato Rino Malinconico da Scisciano (NA) con “Oratorio per Lidice” (Edizioni Melagrana Onlus). Per la “poesia inedita”, invece, il terzo premio è andato a Bharati Castellani da Udine con l’opera dal titolo “Amen”, il secondo a Paolo Giovannini da Roma con “La collezione di farfalle”, mentre vincitrice della sezione è stata Emma Marilyn Ciocio da Milano con “Occhi d’argento”.
Infine per la narrativa edita il primo premio è andato al giovanissimo Alfonso Cernelli da Roma con “Percezione dell’inverno” (Aletti Editore), secondo classificato è stato invece Fabio Brigazzi da Roma con “L’imprenditrice del sesso” (Sangel Edizioni), mentre il terzo premio è andato ad Alfio Landro da Benevento con “La Janara” (Edizioni Melagrana Onlus). La serata è stata anche l’occasione per il conferimento del Premio Speciale “Non omnia possumus omnes”, che ha caratterizzato la seconda parte della serata, subito dopo l’intermezzo  di musica classica al pianoforte ad opera del maestro Sebastiano Cassotta. Il riconoscimento è andatoa: Ilaria Ferramosca da Parabita (Lecce) per l’opera “Sindromi e altri fatti d’inchiostro” (Edizioni Akkuaria), Graziella Bazzoni da Lavagno (Verona) per l’opera “Ha ragione Vincenzo” (Vince Editore),  Angelo Disanto per l’opera “Ripalta. La Madonna pellegrina” (Claudio Grenzi Editore), Franco Conte per l’opera “Cerignola ed i suoi autori” (Nicorelli Editore), Antonio Daddario per l’opera“I cavalieri e la catena spezzata” (Edizioni Il Castello) e Raffaele Nigro, al quale la Giuria ha assegnato un riconoscimento alla carriera. Premio speciale a sorpresa anche per Rosalba Leone per la raccolta di fiabe ambientate in terra di Puglia dal titolo “Il Favoliere pugliese” (Edizioni Rotas).  

Clicca QUI per la rassegna stampa e QUI per vedere alcune foto della serata di premiazione.

9 febbraio 2011

"Percezione dell'inverno": riflessioni sul mio primo romanzo

Credo che Percezione dell'inverno sia un romanzo che può essere letto a più livelli, a seconda della maturità e/o consapevolezza del lettore. Ad un primo livello, il lettore potrebbe soffermarsi semplicemente sulla storia dell'amicizia di due bambini, sulle loro avventure, sui loro giochi e le loro emozioni semplici. Da questo punto di vista il romanzo assomiglia molto ad un libro per ragazzi, con espedienti tipici del cosiddetto realismo magico.
Ma se si legge il romanzo con un'altra lente, con gli occhi della maturità, ci si rende conto dei temi più profondi che esso tocca: la morte, la guerra, il dolore, la lontananza, l'emigrazione, la lotta politica, l'arte, la letteratura.
Si tratta certamente di un romanzo di formazione. Il mio obiettivo, certamente ambizioso e forse un po' presuntuoso, è stato quello di "formare" non solo i personaggi, ma anche il lettore. Il passaggio dall'infanzia alla maturità coinvolge non solo i protagonisti, ma connota l'esperienza di lettura, poiché delle vicende narrate il lettore può dare una doppia valutazione: quella ingenua e un po' disincantata del fanciullo, e quella drammatica e consapevole dell'adulto.
Ho voluto parlare del passaggio dall'infanzia alla maturità, l'ho fatto utilizzando la metafora dell'inverno che avanza.
E quando si ha percezione di tutto questo, nulla potrà più essere come prima.

29 gennaio 2011

Ufficiale: "Percezione dell'inverno" finalista del "Premio Zingarelli 2010"

Dopo aver comunicato privatamente gli esiti delle selezioni, la Segreteria del Premio Zingarelli 2010 ha ufficializzato sul proprio sito i nomi dei finalisti.
Sono il più giovane finalista della sezione romanzo edito.
Il 12 febbraio si terrà al Teatro Mercadante di Cerignola la serata di premiazione.
Teatro Mercadante di Cerignola (FG)

23 gennaio 2011

"Premio letterario N. Zingarelli 2010": "Percezione dell'inverno" in finale

Il mio romanzo Percezione dell'inverno è stato selezionato tra i tre finalisti (sezione romanzo edito) del "Premio letterario nazionale Nicola Zingarelli". Il Premio, intitolato al grande filologo e linguista cerignolano, gode dell'Alto patronato della Presidenza della Repubblica, nonché del patrocinio del Ministero della Gioventù, della Regione Puglia e della Provincia di Foggia.
La serata di premiazione, con la proclamazione del vincitore, si svolgerà il 12 febbraio a Cerignola, nella suggestiva cornice del Teatro Civico Saverio Mercadante.
Il Teatro Mercadante di Cerignola (Fg)

22 gennaio 2011

Il mio primo romanzo: "Percezione dell'inverno"

Nel mese di marzo 2010 è stato pubblicato da Aletti Editore il mio primo romanzo, intitolato Percezione dell'inverno. Ogni informazione al riguardo è disponibile sul sito dell'editore.
Inoltre, è possibile leggere e scaricare una breve presentazione del libro in formato PDF, con sinossi e incipit, cliccando qui.
Riporto di seguito la quarta di copertina.

Ambientato in una indefinita città del Mezzogiorno, negli anni successivi ad una guerra più evocata che vissuta dai protagonisti, il romanzo racconta il passaggio dall’infanzia alla maturità di due ragazzi: il protagonista e il suo inseparabile amico Santiago, compagno di avventure e di scorribande, sognatore sbandato e sbruffone carismatico, maestro di vita e di pensiero.
Il romanzo scruta i paesaggi della vita in quell’età in cui si inizia ad avere consapevolezza che qualcosa sta cambiando: «distratto da tutto quello che mi accadeva dentro, non sono riuscito a cogliere in pieno quello che avveniva intorno», rivela il protagonista di questa storia.
Un flash di immagini e di ricordi nostalgici, scanditi dal trascorrere di un autunno insolitamente mite e, soprattutto, una carrellata di personaggi senza tempo carichi di una notevole forza evocativa e di un dolore esistenziale spesso inconsolabile: su tutti lo sfortunato Farad, incompreso cantante d’opera. Tutto questo nel contesto di una città sonnolenta che, nella mente dei ragazzi, diventa spazio di giochi, luogo metafisico, teatro della tragicommedia umana.
Emozioni, eventi senza tempo e speranze che si infrangono nella struggente immagine finale della nave che molla gli ormeggi, portando via con sé tanto di quello che era stato, tutta la dolcezza e lo struggimento dell’infanzia.
Copertina e quarta di Percezione dell'inverno